martedì 5 giugno 2012

Danze Popolari - il progetto 2012


Natalina Madini, per anni docente presso la scuola primaria Muratori e Menotti di via Muzio, ed in pensione dal 1 ottobre 2010, anche per l’anno scolastico 2011/2012, anche quest'anno ha portato il Progetto “DANZA CHE TI PASSA”, nella nostra scuola primaria 
Il Progetto è stato A COSTO ZERO,  realizzato in completo regime di volontariato, ma nel pieno  rispetto delle esigenze didattiche e organizzative della scuola e  coerentemente con il progetto educativo dei team docenti interessati.
Sono state svolte 20 ore di intervento diretto per gruppo classe con cadenza settimanale da ottobre a maggio 
Premessa
L'aspetto ritmico-musicale e in particolare la danza, rivestono una importanza fondamentale nell'educazione di ciascun individuo.
Attività psiocomotoria per
eccellenza, la danza costituisce uno strumento privilegiato di espressione artistica, ma anche mezzo che favorisce lo sviluppo del senso ritmico, migliora la conoscenza del proprio corpo e le sue potenzialità: "la danza... è una cooperazione organizzata delle nostre facoltà mentali, emotive e corporee che si traduce in azioni la cui esperienza è della somma importanza per lo sviluppo della personalità" (R. Laban).
Infatti l'ascolto musicale partecipato e viceversa la partecipazione interpretativa e creativa all'ascolto, oltre a far coordinare, lateralizzare, organizzare a livello spazio temporale e quindi a far interiorizzare i concetti psicomotori di base senza forzature, favorisce la socializzazione attraverso l'applicazione di regole e la derivante gratificazione sia individuale, sia collettiva che accomuna sempre ogni successo raggiunto.
La danza è una rappresentazione corale e come tale sviluppa nel gruppo un sentimento di unione e solidarietà, ridimensiona le manifestazioni egocentriche e incoraggia gli alunni più timidi e introversi
Grazie all'atmosfera distesa e giocosa ottenuta durante l'attività coreutica, è possibile raggiungere un livellamento, ma mai un appiattimento dei valori individuali, favorendo le relazioni interpersonali tra bambini.
Obiettivi e destinatari
Il presente progetto  si realizza attraverso  l’insegnamento di danze popolari e di animazione della tradizione Italiana, Europea ed Internazionale, di coppia, di cerchio, di fila ed in linea, di volta in volta adeguato all’età e alle possibilità motorie degli alunni coinvolti.
Gli obiettivi sono impliciti nella premessa.
I destinatari sono soprattutto gli alunni, ma,  ci si auspica, anche le loro insegnanti che potranno impadronirsi di alcune semplici competenze di conduzione di attività di danza, che potrà essere portata avanti anche successivamente ed in assenza della conduttrice. E’ infatti questo uno degli obiettivi della proponente: il passaggio “naturale” e osmotico  ai colleghi di capacità,  obiettivamente raggiungibili da chiunque, perché non particolarmente specialistiche o  postulanti abilità tecniche particolari, spendibili in futuro in maniera autonoma.
Verifica, valutazione e pubblicizzazione dei risultati
Non si prevedono particolari strumenti di valutazione e verifica dei risultati, se non la “dimostrazione pratica” a livello di scuola (spettacoli per i compagni durante le feste) e a livello delle famiglie (festa di fine anno per ogni singola classe) delle abilità raggiunte dagli alunni, intese non tanto come singole capacità individuali, ma come capacità “corali”,  dove le performances di ognuno concorrono ad un risultato collettivo.
Pubblichiamo i commenti di una maestra sul progetto
 I VALORI AGGIUNTI DEL PROGETTO “DANZA CHE TI PASSA”   DI  NATALINA MADINA
·        “Ha la caratteristica del  -dono- come prestazione di beni senza garanzia di restituzione, al fine di creare o ricreare il legame sociale tra le persone.” (Marcel Mauss etnologo )
·        Ha un’impostazione metodologica coerente e fortemente professionale sintetizzata in: -  approccio culturale che contestualizza la danza nel tempo e nello spazio, -  gradualità nel proporla ai bambini, che consente a tutti i partecipanti di sentirsi prima o poi coinvolti, - carattere formativo nei confronti anche degli insegnanti che in tempo scuola e gratuitamente possono apprendere, -  capacità di ascolto nei confronti dei bambini che esprimono curiosità e/o talvolta dissensi, così il tempo di ascolto di Nati è garanzia di reciprocità educativa, -  flessibilità organizzativa che esprime, -  perfetta sintonizzazione con tutto ciò che avviene nella scuola.    Per tutto questo e altro non detto – grazie –

Maestra Giuliana