Natalina Madini, per
anni docente presso la scuola primaria Muratori e Menotti di via Muzio, ed in
pensione dal 1 ottobre 2010, anche per l’anno scolastico 2011/2012, anche quest'anno ha portato il Progetto “DANZA CHE TI
PASSA”, nella nostra scuola primaria
Il Progetto è stato A COSTO ZERO, realizzato in
completo regime di volontariato, ma nel pieno
rispetto delle esigenze didattiche e organizzative della scuola e coerentemente con il progetto educativo dei
team docenti interessati.
Sono state svolte 20 ore di intervento diretto per gruppo classe con
cadenza settimanale da ottobre a maggio
Premessa
L'aspetto ritmico-musicale
e in particolare la danza, rivestono una importanza
fondamentale nell'educazione di ciascun individuo.
Attività psiocomotoria per
eccellenza, la danza costituisce uno strumento privilegiato di espressione
artistica, ma anche mezzo che favorisce lo sviluppo del senso ritmico, migliora
la conoscenza del proprio corpo e le sue potenzialità: "la danza... è una cooperazione organizzata
delle nostre facoltà mentali, emotive e corporee che si traduce in azioni la
cui esperienza è della somma importanza per lo sviluppo della personalità"
(R. Laban).
Infatti l'ascolto musicale
partecipato e viceversa la partecipazione interpretativa e creativa
all'ascolto, oltre a far coordinare, lateralizzare, organizzare a livello
spazio temporale e quindi a far interiorizzare i concetti psicomotori di base
senza forzature, favorisce la socializzazione attraverso l'applicazione di
regole e la derivante gratificazione sia individuale, sia collettiva che
accomuna sempre ogni successo raggiunto.
La danza è una rappresentazione
corale e come tale sviluppa nel gruppo un sentimento di unione e solidarietà,
ridimensiona le manifestazioni egocentriche e incoraggia gli alunni più timidi
e introversi
Grazie all'atmosfera
distesa e giocosa ottenuta durante l'attività coreutica, è possibile
raggiungere un livellamento, ma mai un appiattimento dei valori individuali,
favorendo le relazioni interpersonali tra bambini.
Obiettivi e destinatari
Il presente progetto si realizza attraverso l’insegnamento di danze popolari e di animazione della tradizione
Italiana, Europea ed Internazionale, di coppia, di cerchio, di fila ed in linea, di
volta in volta adeguato all’età e alle possibilità motorie degli alunni
coinvolti.
Gli obiettivi sono impliciti nella premessa.
I destinatari sono soprattutto gli alunni, ma, ci si auspica, anche le loro insegnanti che
potranno impadronirsi di alcune semplici competenze di conduzione di attività
di danza, che potrà essere portata avanti anche successivamente ed in assenza
della conduttrice. E’ infatti questo uno degli obiettivi della proponente: il
passaggio “naturale” e osmotico ai
colleghi di capacità, obiettivamente
raggiungibili da chiunque, perché non particolarmente specialistiche o postulanti abilità tecniche particolari,
spendibili in futuro in maniera autonoma.
Verifica, valutazione e pubblicizzazione dei risultati
Non si prevedono particolari strumenti di valutazione e
verifica dei risultati, se non la “dimostrazione pratica” a livello di scuola
(spettacoli per i compagni durante le feste) e a livello delle famiglie (festa
di fine anno per ogni singola classe) delle abilità raggiunte dagli alunni,
intese non tanto come singole capacità individuali, ma come capacità “corali”, dove le performances di ognuno concorrono ad un
risultato collettivo.
Pubblichiamo i commenti di una maestra sul progetto
I VALORI AGGIUNTI DEL PROGETTO “DANZA CHE TI
PASSA” DI NATALINA MADINA
·
“Ha la caratteristica del -dono- come prestazione di beni senza garanzia
di restituzione, al fine di creare o ricreare il legame sociale tra le
persone.” (Marcel Mauss etnologo )
·
Ha un’impostazione metodologica
coerente e fortemente professionale sintetizzata in: - approccio culturale che
contestualizza la danza nel tempo e nello spazio, - gradualità
nel proporla ai bambini, che consente a tutti i partecipanti di sentirsi prima
o poi coinvolti, - carattere formativo
nei confronti anche degli insegnanti che in tempo scuola e gratuitamente
possono apprendere, - capacità di ascolto nei confronti dei
bambini che esprimono curiosità e/o talvolta dissensi, così il tempo di ascolto
di Nati è garanzia di reciprocità educativa, - flessibilità organizzativa
che esprime, - perfetta sintonizzazione con tutto ciò che
avviene nella scuola. Per tutto questo e altro non detto – grazie
–
Maestra Giuliana