lunedì 7 giugno 2010

Commissione Mensa - la diffida presentata dalle commissioni mensa di Milano

Comunicato stampa
Dalle parole ai fatti: legge Brunetta sul controllo dell'operato degli amministratori pubblici e assistenza legale (gratuita) alla mano, un gruppo di genitori iscritti alle Commissioni Mensa delle scuole milanesi si e' costituita in "class action" e ha inviato una diffida a Milano Ristorazione, responsabile per il Comune della refezione scolastica, invitandola a mettersi in regola al più presto con quanto stabilito dal contratto di servizio.
Un contratto,
a detta dei numerosi firmatari della diffida, che in questi anni è stato disatteso da MIRI in più punti: nella selezione, preparazione e quantità dei cibi proposti ai bambini.
In particolare, i genitori esigono che non vengano più serviti prodotti in nessuna parte del contratto menzionati, per esempio preparati industriali come la lasagna, le carni trite e macinate, oppure certe qualità di pesce diverse e di minor pregio rispetto a quelle indicate.
Chiedono anche una selezione più accurata dei fornitori, in modo che siano privilegiati quelli a km 0 e i produttori biologici, cui pure il contratto fa riferimento, ma che nella realtà non sono presi in considerazione.
Insomma, una lunga serie di inadempienze, rispetto a quanto fissato su carta, sulle quali i firmatari non sono più disposti a passare. Da questo momento la società che fornisce il pasto a 80.000 bambini milanesi avrà 90 giorni di tempo per mettersi in regola con il contratto a suo tempo stipulato con il Comune, che prevedeva alti standard qualitativi per i suoi piccoli utenti.
I genitori rimproverano a Miri anche l'aver voluto giustificare pubblicamente l'aumento delle rette per la refezione scolastica dei loro figli, confrontando i costi a carico delle famiglie milanesi con quelli delle romane: secondo Milano Ristorazione, nella Capitale si pagherebbero fino a 905 euro in fascia massima; una cifra parecchio superiore a quella (680 euro) corrisposta a Milano nella stessa fascia.
E' di pochi giorni la correzione, frutto di un'interrogazione di una consigliera comunale*: in realtà la cifra massima pagata a Roma per la mensa scolastica e' di 371,88 euro.
Poiché il dato errato è stato a suo tempo inviato ad 80.000 famiglie milanesi sul bollettino stampato in carta patinata “Parliamoci”, la Milano Commissioni Mensa chiede che la smentita venga analogamente pubblicata sul mensile di Milano Ristorazione, nonché sulla home page del sito della Società.

leggi il testo della diffida