martedì 5 giugno 2012

L'arte preistorica - progetto per le terze


Il progetto è stato studiato e tenuto da Monica Colombo, Società Cooperativa OPERA d’ARTE per le 3 terze. Tutto a titolo gratuito.
Preistoire dell’arte è un progetto didattico nato dal profondo convincimento che lo studio della storia può diventare un’esperienza, e che da quest’esperienza può nascere un gusto nuovo per conoscere tutto ciò che il passato, anche il più lontano, ci offre di bello e di buono, rendendo sperimentabile e concreto il patrimonio di informazioni trovato sui libri.
Il progetto, destinato
alle classi terze, è articolato in quattro incontri, che abbiamo svolto a cadenza settimanale. Il primo incontro - Archeologo per un giorno - ha voluto avvicinare i bambini al metodo archeologico e alle modalità di scoperta e di studio delle tracce del passato. Ovviamente procedendo con opportune semplificazioni i bambini hanno trovato, pulito e catalogato degli autentici reperti archeologici di diversa natura (ossa, ceramica, manufatti litici) tutti risalenti all’età preistorica e protostorica.
Il secondo laboratorio  - Artisti del paleolitico – ha approfondito quanto studiato in classe sulla nascita dell’arte e sul significato delle immagini dipinte sulle pareti di molte grotte europee. Momento fondamentale è stata la produzione di colori da pigmenti di origine minerale, gli stessi usati nel paleolitico, e la prova di pittura senza pennelli e strumentazione moderna, ma con bastoncini, spugne e sugheri, su un supporto – delle piastrelle di grès ruvido – che in qualche modo ha potuto richiamare le superfici rocciose.
Il terzo e quarto laboratorio – Il villaggio neolitico -  ci hanno permesso di seguire l’evoluzione dell’uomo, la nascita dell’organizzazione sociale e la divisione dei compiti tipica di un villaggio dell’età neolitica, e i bambini hanno potuto dedicarsi, divisi in gruppi, ad alcune delle attività che caratterizzavano l’esperienza quotidiana  dei nostri antenati. Dalla manipolazione dell’argilla per la produzione di vasi e recipienti, alla produzione di monili e fibule con corde, conchiglie e fili metallici; dall’intreccio di cesti alla produzione di tessuti di lana con il telaio verticale.