giovedì 11 marzo 2010

Resoconto Commisione educazione del 10 marzo, audizione di Carruba (presidente MiRi)

Discorso introduttivo di Carruba: come la scorsa volta, ha ripetuto tutto il discorso sulla Milano Ristorazione, sul fatto che coniuga gusto e qualità, salubrità, che il suo approccio è "scientifico" (cioè sperimentazione così da decidere sulla base delle evidenze), che il menù è ispirato alla dieta mediterranea, che c'è un monitoraggio quasi quotidiano del gradimento (poi ha dato i numeri: circa 46.000 bimbi nell'anno vengono interpellati e si collabora con 2/3 scuole per la sperimentazione dei nuovi menu).
Ha poi precisato che:
- le tariffe sono imposte dal Comune, MIRi non ha voce in capitolo
- gare d'appalto: MiRi è vincolata da norme UE ad acquistare anche prodotti da UE (su 1000 prodotti solo 10 arrivano dall'estero)
- depliant con menu e suggerimenti per la cena è stato apprezzato dalla maggioranza delle famiglie
- è personalmente a disposizione di tutti i genitori e risponde a tutte le lettere
- ha commissionato una ricerca per conoscere abitudini alimentari ed educazione alimentare delle famiglie: 46.000 questionari somministrati nelle scuole primarie e secondarie. Presentazione dei risultati il 22 marzo, ore 10,30, Sala Alessi, Palazzo Marino e ha invitato tutti i consiglieri.

Poi la parola è passata alle domande dei consiglieri, anche se Carruba ha voluto rispondere dopo ogni intervento invece che ascoltarli tutti e poi rispondere come da prassi ("perchè altrimenti mi dimentico e mi confondo"), in questo modo gli ultimi consiglieri registrati a parlare hanno avuto solo due minuti a testa e hanno rinunciato al loro intervento (Cormio per protesta è uscito dall'aula).

Primo intervento: Quartieri che per prima cosa ha tenuto a ribadire che i genitori che si danno da fare lo fanno per il bene dei bambini, lo fanno gratuitamente, sono di grande aiuto e bisognerebbe valorizzarli invece che schierarsi contro.
- Ha subito denunciato il recente caso di "lasagne pelose" chiedendo spiegazioni (Carruba è parso sopreso, così come Mercadante, solo Radice pareva al corrente) e chiedendo l'eliminazione totale di prodotti industriali a base di carne trita: lasagne precotte, polpette ecc. La carne deve giungere a pezzi alle cucine, e lì tritata per le preparazioni. Ha precisato che le recenti proteste dei genitori sono dovute a casi come questo.
- Sulle gare d'appalto ha precisato che il capitolato è definito dal Comune quindi è possibile dare indicazioni precise, ad esempio su KM0
- Uso della plastica: avversato per l’inquinamento impressionante che produce (160.000 piatti/80.000 bicchieri pro die sono una quota spaventosa), adesso la plastica invece di diminuire aumenta, con l’introduzione di una specie di guaina interna per non sporcare le termiche, anch’essa in plastica. Non di rado si presenta deformata dal calore,
- ha chiesto assunzione diretta delle scodellatrici, unico modo per garantire continuità nel rapporto di lavoro e quindi maggior preparazione
- discorso insolventi: MiRi non può affermare, come ha fatto in Tutti a tavola, che esclude una parte dei bambini dal servizio perché insolventi, e ha letto una lettera della Moioli in merito che smentisce Carruba
- ha sottolineato che i costi per pubblicità, sponsorizzazioni, depliant, consulenze sono eccessivi e andrebbero ridimensionati, sopratutto in un periodo di recessione come questo
- infine ha chiesto un patto di qualità nel quale siano specificati gli standard di alta qualità dei prodotti dati ai bambini, un aptto che sia scritto e agito tra MiRi, Comune e Commissioni mensa.

Carruba ha ripreso subiro la parola: non ha risposto nulla sulla non conformità lasagne; ha ribadito che i genitori sono importanti ma le CM non sono a conoscenza di molti aspetti quindi fanno proposte e suggerimenti come può fare "ogni buona madre di famiglia" ma che non sono adeguate a una grande azienda con grandi numeri; inotlre esiste una "maggioranza silenziosa" di familgie che approva il loro operato e solo una minoranza protesta; ha ribadito che MiRi è un "servizio a richiesta" richiesto dalle famiglie e che deve essere pagato dalle famiglie (così coem si paga il bilgietto del tram); ha affermato di aver commissionato una ricerca sull'impatto ambientale delle stoviglie (ha citato l'agenzia che ha fatto lo studio ma non si è compreso) e i risultati danno ragione a MIRi perchè la scelta attuata è quella a minor impatto (!), le stoviglie in materbi ad esempio dovrebbero essere smaltite a Cremona perché Milano non ha impianto adeguato quindi ci sarebbe impatto del trasporto; ha dichiarato di essere stato coinvolto in un progetto legato a Expo per valorizzare KM0 dal Parco Sud Milano ma gli agricoltori devono creare consorzi così da garantire forniture ampie che siano adeguate a domanda di MiRi che non può acquistare solo piccole quantità di derrate dai singoli produttori.

E' poi itervenuto Gentili:
- ha denunciato il disequilibrio nelle strategie di MiRi che è un servizio pubblico e non un'azienda privata sul mercato che partecipa a bandi (ha denunciato il deficit di oltre 1 milione di euro per la partecipazione ad Expo di Saragoza), deve puntare a servizio di qualità e orientato agli utenti, i bambini;
- questione insolventi: ha finalmente ottenuto i dati da MIRi, la cifra ammonta a 3,9 milioni di euro (e non 8 o 6 come dichiarato in precedenza da Carruba), quasi l'80% degli insolventi è concentrata nella fascia di retta più alta, questo perché in modo voluto MiRi ha ostacolato l'informazione in merito a come ottenere le agevolazioni e molte famiglie si sono ritrovate nella fascia massima senza essere in grado di pagare; ha contestato l'abolizione delle rate mensili. Deficit di comunicazione tutto a carico di MiRi.

Carruba ha ribattuto che MiRi non ha debiti, è il Comune che ha perdite ed è creditore dalle famiglie insolventi; ha tergiversato sulla complessità organizattiva dei bollettini e della verifica degli insolventi; ha dichiarato di essersi informato di come funzionano le mense scolastiche nel resto d'Italia e MiRi è di gran lunga la migliore.

Ha preso la parola la consigliera Bossi: ha ribadito disequilibrio nella strategia di MiRi che si comporta da impresa privata; ha richiesto attuazione del KM0 spttolineando che Expo è una grande occasione per metterlo in pratica; ha chiesto informazioni in merito al precedente progetto della "Città del gusto e della salute"; ha chiesto assunzione delle scodellatrici; ha chiesto di visionare l'indagine sull'impatto ambientale della plastica perché è dubbiosa sui risultati; ha chiesto quale sia la quota di alimenti Bio presenti nei menu; ha criticato voce troppo elevata per spese di promozione e consulenze.

Carruba ha detto che sono tutte domande complesse; il Bio è ridotto, ma c'è nei nidi e nelle materne , perché costa troppo ("fino al 300% in più, come sa bene anche lei, signora"); la voce "consulenze" in bilancio inganna perché include anche il service che si occupa delle paghe, o chi fa il bilancio, o il fatto che MiRi ha voluto che tutti i furgoni per le consegne fossero ecologici e con la scritta MiRi così da non essere usati per altre consegne; sulle scodellatrici stanno pensando alla loro assunzione diretta perché sarebbe meglio anche per MiRi ma costa troppo, non può garantire nulla; il progetto della "città del gusto" è stato drasticamente ridimensionato ma lui si sta occupando di continuare educazione alimentare nelle scuole con progetti tipo "più frutta e più verdura", grande successo, anche attraverso sponsarizzazioni del Rotary.

Alle 14,45 la seduta si è sciolta senza che tutti i consiglieri avessero potuto fare il proprio intervento.

All'uscita la presidente della commissione Bianchi Bonomi si è avvicinata ai genitori presenti affermando che lei è a disposizione per mediare tra noi e Carruba, che possiamo incontrarci e porle le nostre domande e informarla. Durante la seduta aveva fatto circolare un foglio presenze per raccogliere anche i nostri recapiti.

A questo link potete v edere le nuove stoviglie che verranno utilizzate prossimamente, per eliminare la plastica, soprattutto quando ci sono le lasagne a pranzo