venerdì 28 maggio 2010

27 maggio 2010 davanti al Pirellone - rassegna stampa

Ieri davanti al Pirellone si sono riuniti i bambini e i genitori della nostra scuola e di Casati. In un clima festoso, si sono fatti notare dalla Regione.
Molte scuole milanesi hanno aderito alla protesta e si sono organizzate, l'unione fa la forza. L'eco sui mezzi di comunicazione c'è stata.



Rassegna stampa, alcuni articoli usciti oggi:
corriere









Inoltre in Viale Romagna c'erano le telcamere di Sky e Radio Popolare ha seguito in diretta sia Viale Romagna che Galvani-Casati al Pirellone

Comunicato ANSA:
SCUOLA: GENITORI MILANESI ANNUNCIANO OCCUPAZIONE ISTITUTI

(ANSA) - MILANO, 26 MAG - "Per difendere la scuola pubblica e la sua qualità", i genitori e gli insegnanti delle scuole primarie del Milanese hanno indetto per domani e il 28 maggio l'occupazione festosa delle scuole. Per gli stessi motivi il 3 giugno alle 16 ci sarà una mobilitazione presso l'Ufficio Scolastico Provinciale.
Domani i bambini degli istituti Galvani e Casati, insieme a genitori e insegnanti, faranno un mini corteo per raggiungere il Grattacielo Pirelli, dove daranno vita a un presidio.
All'Istituto Casa del Sole, invece, dopo l'annunciata occupazione della Presidenza, ci sarà una bicipasseggiata di protesta nel quartiere. Volantinaggio e presidio-merenda alla scuola di Piazza Sicilia, dove l'istituto verrà abbellito da cartelli con la scritta 'vendesi', mentre la primaria Bacone ospiterà un girotondo con fischietti e trombette.
Tutto questo perché "nel prossimo anno scolastico 3000 bambini e bambine che hanno chiesto il Tempo pieno (che è stato garantito dal governo) - spiegano i genitori in un comunicato - non lo avranno.
Perché gli uffici regionali scolastici hanno avuto ordine di tagliare le classi. A Milano, 148 classi prime sono state trasformate d'ufficio a 27 ore (mezza giornata), nonostante ai genitori, negli open day, fossero state garantite le 40 ore. Anche il personale docente verrà ridotto: 706 maestri in meno. Ma ci sono 1900 bambini in più".
A esacerbare gli animi, "l'ultima notizia sull'apertura delle scuole a ottobre invece che a settembre, con una riduzione dei giorni sotto i limiti imposti dall'Unione Europea e riconosciuti a livello internazionale".